domenica 10 luglio 2016

Un drappo per L'Europa

Sarò breve e conciso: due pensieri a freddo (molto a freddo) sull'Europa a qualche settimana della cosiddetta Brexit. Il primo, di natura politica (in verità lo sono entrambi), mi spinge a pensare che non sarà certamente la fuoriuscita della Gran Bretagna dalla UE a far cadere nel baratro il Vecchio Continente. L'Europa, infatti, è sempre esistita e va al di là degli accordi (per lo più economici) tra i vari stati. Gli stati europei, anche quando non esisteva la UE, sono sempre stati forti al punto di allearsi tra loro quando un nemico comune ne insidiava la libertà (esempio è l'assedio di Vienna da parte degli Ottomani oppure la battaglia di Lepanto); sempre essi hanno ritrovato la forza per combattere i nemici interni quali il nazismo e il fascismo (un po' meno coraggiosi contro il comunismo).
Il secondo pensiero ha a che fare con la morte, che in tanti auspicano, dell'Europa. Essa non verrà seppellita dalla Brexit (nemmeno il Regno Unito verrà seppellito da questa). L'Europa verrà seppellita, se non sta attenta, da nemici esterni come il terrorismo; da nemici interni come il relativismo culturale che, spesso, apre le porte ai nemici esterni; da un calo demografico che non permette un cambio generazionale; da politiche che non vogliono riscoprire (o che negano) le radici culturali di questo nostro continente.
Se vogliamo veramente un Europa unita lasciamo tutte le cavolate politicamente corrette e mettiamo a lavoro per creare un continente coeso e giusto per tutti, non solo per banche e burocrati. Issiamo un drappo e non permettiamo che diventi il lenzuolo che copra il cadavere del nostro continente.

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