venerdì 29 luglio 2016

Famiglia: amore plasmato

Sono poche le certezze che ho nella vita. Una di queste è che Dio plasma ogni giorno la mia vita di coppia: Dio dà a quest'ultima la forma che più gli aggrada. Come è possibile che io e Angelica (mia moglie) gli permettiamo questo? Semplice: mettendo Lui al primo posto, rispetto alle nostre persone, ai nostri bisogni, siamo pronti ad accettarci per quello che siamo. L’amore, lo penso da quando ho una coscienza cristiana (spero di averla in verità), è sempre una questione di allenamento. Mettendo Dio al primo posto siamo sempre pronti a mettere l’altro prima di noi. Questo accade dalle piccole alle grandi cose: dal mettere (nel mio caso) Angelica prima di una partita importante del campionato, all’andare a fare controvoglia delle analisi che riguardano la nostra vita di coppia.
Un mio amico mi ha chiesto cosa direi a dei ragazzi con tendenze omosessuali in merito a questo argomento. Non so. A me, in generale, piacciono le persone, piace parlare con loro, e quando condivido qualcosa di personale non m’interessa l’orientamento sessuale. Non è un discorso politically-correct, è solo esperienza: quando si fa passare la vita uso le parole che ho nel cuore. A delle persone omosessuali, quindi, direi quello che ho scritto.
Con Angelica ci siamo detti da subito di voler essere una famiglia missionaria: annunciare ciò che di bello Dio ha pensato per noi e per le famiglie, senza peli sulla lingua e senza fare battaglie inutili e sterili. Difendere la famiglia si ma testimoniarne la bellezza è molto più importante. Per questo motivo sin da subito abbiamo detto che la nostra casa non ci appartiene, il suo vero proprietario è Gesù e siccome le porte del suo cuore sono sempre aperte per chi vuole entrare anche quelle di casa nostra lo sono. Ci piace essere una famiglia ad immagine di Cristo. Che Dio ci aiuti affinché questa nostra volontà non resti sterile nei nostri cuori ma porti frutti per la nostra vita.

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