mercoledì 6 gennaio 2016

Piazza o non piazza?

Polemiche, sempre e solo polemiche. Conosco la concretezza di Gigi De Palo, che in questi giorni è al centro del dibattito cattolico a causa delle sue parole sul fallimento del Family Day del 2007. Questa concretezza la conosco e l'ho toccata, ascoltata e condivisa. Alla maggioranza delle famiglie interessa arrivare a fine mese; interessa un fisco equo, che le aiuti e non le sotterri. Il Family Day organizzato dalla CEI nel 2007 avrà pure affossato i DICO (ve li ricordate?) ma questo non era il solo e unico punto toccato in quell'evento. Sbaglio? Se non sbaglio, a che punto stiamo?
Le manifestazioni di piazza servono ma serve soprattutto un'azione politica che aiuti a portare avanti quelle istanze. Credo che De Palo sia d'accordo con questa mia affermazione, visto che ho partecipato a manifestazioni organizzate da lui, manifestazioni, come quella dei passeggini, che hanno avuto un risultato positivo nelle sedi istituzionali. I DICO, per esempio, furono fermati grazie alla piazza ma anche grazie ad un intervento parlamentare. È per questo che Gigi De Palo dice che il Family Day fu un fallimento: perché le altre istanze non hanno avuto seguito politico. Dico basta a polemiche soprattutto da chi ha ideologizzato (si, sono anche tra noi cattolici gli ideologizzati) il discorso "gay". Nessuno vuole matrimoni omosessuali o adozioni ai gay ma questo discorso non può essere il solo e unico argomento riguardante l'istituto familiare. Non credo che Gigi auspichi questo. Forse, ogni volta che parla di famiglia deve specificare che parla di famiglie composte da uomo e donna?

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