Dopo tempo l'ho abbandonata:
corazza che mi opprimeva;
che impediva agili movimenti.
Di ferro era fatta
aria non passava.
Il viso sudava liquido acido
che bruciava gli occhi.
Non riuscivo a toccare,
ad accarezzare persone amate.
Dura mano non faceva sentire,
a chi avevo di fronte,
cosa realmente fossi,
qual era il mio modo di combattere.
Difese non ho più:
a carni nude riconosco i miei limiti.
mercoledì 29 marzo 2017
mercoledì 22 marzo 2017
Pensieri famigliari

Ma cosa è una famiglia? "La famiglia è quella specifica e unica organizzazione che lega e tiene insieme le differenze originarie e fondamentali dell'umano, quella tra i generi (maschile e femminile), tra le generazioni (genitori e figli) e tra le stirpi (ovvero l'albero genealogico materno e paterno) e che ha come obiettivo e progetto intrinseco la generatività" (Scabrini e Iafrate, Psicologia dei legami familiari, Il Mulino, 2003).
martedì 21 marzo 2017
Carezze fortificanti
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Sol Halabi - Sueño de Gustav |
Più volte, su questo blog, ho scritto dell'importanza della gratuità. Purtroppo, questo concetto, viene sempre travisato. Fare le cose con gratuità non significa non riconoscere nel l'altro i meriti che ha. Infatti, tutti noi (almeno io) abbiamo bisogno di riconoscenza e ne abbiamo bisogno perché questa è una forma di carezza.
Abbiamo tanto bisogno di carezze, la nostra è un'esigenza fisiologica. Quando queste mancano, infatti, il processo di crescita personale ne risulta limitato, come se crescessimo monchi. Più volte gli studi hanno mostrato, per esempio, dell'importanza delle carezze per una crescita sana dei bambini. Tuttavia, queste non si fermano all'infanzia: abbiamo bisogno di carezze in famiglia, nei rapporti amicali e anche a lavoro.
lunedì 20 marzo 2017
Cardini di Carità

a ciò che si ama
con difficoltà che trasporta
l'essere uno con la Verità.
Amore che rende semplice tollerare
ciò che si ama
restando saldi nello Spirito
che rende forte l'anima.
Amore che serve in esclusiva
ciò che si ama,
re che governa in retta maniera
vita che, spesso, sbanda.
sabato 4 marzo 2017
Il giusto cibo
Il digiuno e l’astinenza: questi sconosciuti. Già, perché ogni anno l’arrivo della Quaresima porta con sé dubbi esistenziali: ha ancora senso astenersi dalla carne in un’epoca in cui è il pesce l’alimento più pregiato? Il digiuno è da intendersi in senso letterale, o è solo un modo per ricordare di fare spazio alla carità? Mille domande che trovano risposte e motivazioni in un prezioso testo della CEI, “Il senso cristiano del digiuno e dell’astinenza”, che resta un punto fermo per chi vuole approfondire il tema.
Forse in questo contesto è bene riscoprire nella nostra vita quotidiana la virtù cardinale della temperanza, come ricorda mons. Gianfranco Ravasi nel suo libricino “Siamo quel che mangiamo?” (Emi, 2015): «Il corretto uso del cibo è la connotazione più popolare della temperanza. È, certo, sobrietà, controllo delle pulsioni, dominio dei sensi e dignità personale, ma deve diventare soprattutto espressione positiva della carità. Il cibo è fondamentale per la sopravvivenza, e la moderazione è una virtù che non cancella, anzi, sostiene la gioia di un pranzo festoso, com’è quello della famiglia radunata attorno alla mensa, cantata dal Salmo 128».
(Tratto da Missioni OMI 3/2017)
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