mercoledì 23 settembre 2015

Brutti sogni

Auto del giudice Rosario Livatino
In queste notti ho fatto dei brutti sogni. A volte non proprio brutti ma molto strani. Questi mi hanno tormentato ma tanto sapevo che erano solo sogni.
Ho sognato che l'inviato saudita alla commissione sui diritti umani dell'ONU, Faisal Trad, presidierà la stessa. Un po' come mettere Hannibal Lecter come chef dell'Hilton. Ho sognato che sarebbe stato lui a controllare che i diritti umani vengano rispettati. Lui che è rappresentante di una nazione che non riconosce la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Ho sognato persone innalzarsi, scandalizzarsi per la richiesta di otto mesi di reclusione per Erri De Luca solo per aver esternato le proprie opinioni, e queste sono le stesse che, se dovesse entrare in vigore la legge Scalfarotto, sarebbero contenti di mandare in galera chi ha un'opinione diversa dalla loro: chi afferma che un bambino ha bisogno di una mamma e un papà e non di due mamme o due papà.
Ho sognato le stesse persone prendersela con la nuova Miss Italia per un'affermazione deficiente (si lo ammetto che non è stata un'uscita felice) non curandosi che in Italia c'è gente che ricopre ruoli istituzionali che ne spara di più grosse. Il ruolo di una miss non è vincere il Nobel per la pace.
Ho sognato persone ricordare l'anniversario nella morte del giornalista Siani per mano della camorra e non filarsi l'anniversario della morte del giudice Livatino. Conferma che per alcuni esistono morti più fighi, dimenticando che entrambi sono stati brutalmente ammazzati dalla mafia.
Ho sognato queste cose ma al mattino mi sentivo sicuro perché, tanto, erano solo brutti sogni.

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