Eh si! Credo proprio che il diavolo ci stia riuscendo. A lui non piacciono i legami in Dio, vuole romperli, distruggerli. Gli educatori del corso prematrimoniale dicevano a me e a mia moglie: "attenti che Satana vuole distruggere i matrimoni cristiani, in questo modo vi allontana da Dio". No, non sto in crisi con Angelica. Esserlo dopo appena qualche mese di matrimonio mi farebbe rientrare in quella categoria di persone che mi hanno sempre lasciato perplesso: i matrimoni super brevi. Mi riferisco ad altri rapporti che saldiamo con Dio: l'appartenenza alla Chiesa, la Sua Chiesa.
In questi giorni, che coincidono con il Sinodo dei vescovi sulla famiglia, sento (e leggo) voci discordanti sulla direzione che starebbe prendendo la Dottrina della Chiesa su vari argomenti delicati: omosessualità e comunione ai divorziati in testa.
Lasciamo stare tutti quelli che in questi giorni affermano, sulla scia di Socci, che il papa stia occupando illegittimamente il trono di Pietro (una brutta parola che riporta ancora a quando il papa era legato al potere temporale). Lasciamo stare coloro che non sono in comunione con il papa; che dal giorno in cui è stato eletto non hanno voluto riconoscere in lui la figura di guida della Chiesa; che fanno fatica a capire quello che dice (lo so a volte anche a me non è chiaro per questo controllo sempre il sito del Vaticano e rileggo più volte le sue omelie e i suoi interventi). Lasciamo stare quelli che accusano il Papa, il timoniere della barca, di portare la Chiesa verso una deriva pericolosa. Quale sia questa deriva non lo so. Credo solo che queste persone si stiano fidando troppo di quello che riportano i giornalisti. Purtroppo, Grazie a questi "giornalai", gli stessi cattolici credono che il papa stia cambiando il magistero della Chiesa non capendo che quello che si vuole cambiare non è la Dottrina ma la Pastorale e lo si vuol fare per andare incontro ai cristiani moderni (coloro che vivono nella modernità) che si apprestano a vivere momenti difficili; per dare ai credenti in Cristo una spinta missionaria che è testimonianza con la vita più che con le parole e la dottrina. Anche queste servono ma se non vengono testimoniate con la vita sono sterili, non portano frutto.
Lasciamo stare tutti quelli che in questi giorni affermano, sulla scia di Socci, che il papa stia occupando illegittimamente il trono di Pietro (una brutta parola che riporta ancora a quando il papa era legato al potere temporale). Lasciamo stare coloro che non sono in comunione con il papa; che dal giorno in cui è stato eletto non hanno voluto riconoscere in lui la figura di guida della Chiesa; che fanno fatica a capire quello che dice (lo so a volte anche a me non è chiaro per questo controllo sempre il sito del Vaticano e rileggo più volte le sue omelie e i suoi interventi). Lasciamo stare quelli che accusano il Papa, il timoniere della barca, di portare la Chiesa verso una deriva pericolosa. Quale sia questa deriva non lo so. Credo solo che queste persone si stiano fidando troppo di quello che riportano i giornalisti. Purtroppo, Grazie a questi "giornalai", gli stessi cattolici credono che il papa stia cambiando il magistero della Chiesa non capendo che quello che si vuole cambiare non è la Dottrina ma la Pastorale e lo si vuol fare per andare incontro ai cristiani moderni (coloro che vivono nella modernità) che si apprestano a vivere momenti difficili; per dare ai credenti in Cristo una spinta missionaria che è testimonianza con la vita più che con le parole e la dottrina. Anche queste servono ma se non vengono testimoniate con la vita sono sterili, non portano frutto.
Per questo voglio invitare tutti i cristiani di buona volontà ad andare oltre le pagine dei giornali (anche quelli cattolici). Di leggere i documenti e i commenti del papa dalle fonti ufficiali. Proprio ora che siamo sotto attacco (vedi quello che è accaduto in Italia alle Sentinelle in piedi) dobbiamo essere uniti e affrontare il nemico che abbiamo di fronte. Il diavolo sta lavorando per spaccarci, ho paura che ci stia riuscendo. Voglio invitare ad avere fiducia nello Spirito Santo che guida la chiesa da quando è nata.
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