venerdì 9 giugno 2017

Il cammino della vita

La settimana scorsa, con mia moglie a altri nostri amici, siamo andati a fare una passeggiata in montagna. Abbiamo seguito un percorso (che si è mostrato impervio e difficile) segnato su una mappa trovata in internet e questa passeggiata mi ha insegnato due cose.
La prima lezione è stata: non fidarsi mai di internet. La seconda cosa che mi ha insegnato questa passeggiata "defaticante" è stata una lezione di vita che mi è stata impartita quando il sentiero era diventato impervio, quando per ridiscendere a valle abbiamo dovuto percorrere una criniera di montagna ricca di sassi (ma dalla quale si vedere un panorama mozzafiato), quando la fatica iniziava a farsi sentire, quando le ginocchia tremavano ad ogni passo e quando il sudore la faceva da padrona (camminavamo sotto il sole). Quando accadevano tutte queste cose la tentazione di arrendermi era forte ma non potevo farlo: indietro non si poteva tornare, bisognava per forza proseguire, andare diritti per la strada segnata dalla mappa con coraggio e determinazione.
Nella vita accade lo stesso: di fronte alle difficoltà non posso arrendermi ma stringere i denti e andare avanti con fiducia in me e in chi mi guida perché, indietro, non si torna mai. Il bisogno di raggiungere la meta è vitale e, quindi, non importa in quali condizioni concludo il cammino. Alla fine della passeggiata ero pieno di graffi, bollicine causate dalle ortiche (mia moglie ha vinto anche un livido a causa di una caduta) ma la soddisfazione di aver terminato quei 18 chilometri era tanta.
Non importa degli ostacoli che possiamo incontrare nel cammino della nostra vita, ci saranno giorni che cammineremo in strade assolate o che ci troveremo persi per una selva oscura ma la speranza che il cammino ci porti ad una meta ristoratrice è la forza che ci spinge ad andare avanti.


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