mercoledì 27 aprile 2016

L'investimento di (e per) Dio

Chi si accontenta gode ma non sempre ciò è vero. Non ci sono dubbi che il segreto della vita sta nelle cose semplici; che, spesso, senza demonizzare chi ha tanto, basta accontentarci delle cose che abbiamo per avere uno stile di vita sobrio e più sereno; che la semplicità è il segreto di una vita felice ("l'essenziale è invisibile agli occhi").
Chi si accontenta gode ma questo proverbio, tuttavia, non vale per le cose di Dio perché Egli non vuole che noi ci accontentiamo ma che i passi che ci fa fare diventino sempre più grandi, vuole che la nostra fede cresca ogni giorno di più e che non ci accontentiamo di ciò che abbiamo ora perché la nostra persona e la nostra fede in Lui possano crescere sempre più. È una questione di amore. Dio, infatti, vuole che non ci accontentiamo mai del suo amore perché quest'ultimo è talmente grande che non ci deve bastare mai, dobbiamo anelare sempre ad esso perché è segno e guida per il nostro essere figli di Dio.
Se noi ci accontentassimo delle briciole di amore che Dio ci dona resteremmo fermi nel nostro cammino, resteremmo freddi nei rapporti con gli altri: se non prendiamo amore non siamo in grado di donarlo. È una questione di investimento: perché se è vero che meglio un uovo oggi che una gallina domani, non dobbiamo dimenticare che quell'uovo nasconde una gallina che produrrà altre uova. Dio vuole che noi investiamo la sua perla preziosa e non nasconderla in un campo per renderla arida ma farla fruttare affinché non sia schiava delle nostre paure, affinché non ci trasformi in cani e porci che di quella perla non sapremmo che farcene.

Nessun commento:

Posta un commento