giovedì 16 luglio 2015

Viaggio a Parigi: un pensiero al dì

Lato B della Venere di Milo
Primo giorno (arrivo)
"I francesi possono anche considerarsi portatori di nuovi diritti civili ma non hanno il bidet". Dopo qualche minuto: "non avranno il bidet ma hanno i bagni pubblici". Italia vs Francia 1-1.

Secondo giorno (al Louvre)
La Gioconda piena di visitatori e la Morte della Vergine di Caravaggio che non se la filava nessuno. Quando la fama è più importante della bellezza.

Terzo giorno (in giro)
Ma se a Parigi ci sono tutti questi asiatici, chi è rimasto in Asia? Inoltre, perché mangiate aglio e non vi lavate le ascelle se poi dovete fare le code per fare un biglietto per un qualsiasi museo?

Quarto giorno (a Versailles)
Code da per tutto: per andare ai musei, per vedere un quadro, per andare in bagno. Troppe code che alla fine pensavo che me ne fosse spuntata una (di coda).
Quel che resta della Bastiglia

Quinto giorno (nei pressi della Bastiglia)
"Pigliate na Bastiglia siente a me". I rivoluzionari nel 1789 hanno preso la Bastiglia ma poi dove l'avranno messa visto che non c'è più? (Vedi foto accanto, quella con i piedi)

Sesto giorno (ritorno)
Il turista moderno oltre a cercare fontanine per dissetarsi cerca, con la stessa forza di sopravvivenza, collegamenti Wi-Fi.

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