lunedì 15 aprile 2013

Pedofilia, Chiesa e giornalisti omertosi

Sono passati tre anni da quando ho scritto questo commento. Il mio pensiero non è cambiato.


"Chiedo scusa se mi dilungo un poco ma devo dire la mia sul "caso" della pedofilia che sta sconvolgendo la Chiesa Cattolica in questo periodo. Devo fare uno sfogo e cercherò di essere anche obiettivo. Sono arrabbiato in questo periodo e questa mia rabbia è dovuta fondamentalmente a due motivi.

Il primo di questi è un accanimento mediatico sulla Chiesa su questo caso. Il secondo è una mancata presa di posizione di noi cattolici in difesa della nostra Chiesa. Con calma cercherò di rendervi partecipi di questo mio malessere.
In questi giorni tutti i media nazionali stanno operando meschinamente (si salvano solo poche testate tra cui cito il Corriere della Sera) dando informazioni a "senso unico", non tenendo in considerazione il problema reale, non considerando neanche il dolore delle vittime ma solo, forse, al numero di copie da vendere o a quello di spettatori da fare.
"Il fatto è questo statemi a sentire": diversi uomini di Chiesa (perchè di uomini si tratta, uomini come lo siamo noi) hanno sbagliato, sono caduti in errore abusando sessualmente di bambini, di ragazzi. Un atto da condannare senza se e senza ma. Un atto che mi fa rabbrividire a prescindere da chi lo compie.
Un atto che, forse, in passato è stato anche coperto da alcuni uomini (sempre uomini) di Chiesa. Un atto che giustamente deve essere condannato dai tribunali di questa terra e che sarà condannato anche da quelli divini e scrivendo questo uso le parole che papa Benedetto XVI ha scritto nella lettera alla Chiesa irlandese, una lettera che mi convinco, ormai, pochi hanno letto. E' notizia di ieri che è stata resa pubblica la guida "interna" nei casi di abusi sessuali ma nessuno ne parla. In verità ne hanno parlato ieri e solo ieri. Ma credo che anche questa notizia non interessa. Non leggo che il numero di abusi su minori, rispetto a quelli che avvengono nella Chiesa, è dieci volte maggiore in palestre scolastiche. Allora mi convinco, come la mia amica Eleonora, una non credente, che dietro questa cattiva informazione c'è qualche altra cosa: un odio "a prescindere" di tutto quello che è Chiesa.
Il secondo motivo che mi provoca, come si dice a Napoli, "un turcimiento di panza" è la posizione di noi cattolici. Mi auguro che tutti condanniamo questi atti perchè se non lo facessimo non potremmo neanche definirci cristiani. Mi auguro che tutti noi possiamo sempre essere pronti a denunciare atti del genere, che in noi possa nascere quella dinamica familiare in cui si dicono anche le cose che non vanno bene. Mi auguro che possiamo renderci conto che papa Benedetto sta facendo molto ma purtroppo ha avuto la "sfortuna" di essere il successore di Giovanni Paolo II un papa al quale si perdonavano, grazie al suo carisma, le stesse accuse che si pongono all'attuale pontefice.
Mi auguro che noi possiamo anche difendere la nostra Chiesa dagli attacchi di questi giornalai (chiamarli giornalisti è un onore che non voglio concedere facilmente) che buttano solo fango non dicendo tutta la verità ma solo la parte che più interessa loro. Studio comunicazione e una cosa che ho imparato è che "bad news are good news" ed è così. Queste persone a "senso unico" alimentano solo odio, creano un muro, sono i primi a non voler un dialogo.
Noi dobbiamo volere la verità su questi fatti e come uomini di Chiesa (non lo sono solo preti e vescovi ma anche noi) pregare affinchè fatti del genere non accadano più. Mai più."

2 commenti:

  1. Papa Francesco da l'impressione di un giusto polso... come dire, sa risolvere i problemi... speriamo!

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    1. Però Benedetto XVI è andato giù pesante e ha fatto bene. Francesco saprà sicuramente avere lo stesso polso del predecessore.

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